Incontri, talks e presentazioni editoriali per riflettere sul presente e immaginare i futuri. 
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What if...?

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Presentazione del libro _La montagna, con altri occhi. Ridisegnare le terre alte_ (People, 2025) con i curatori Marco Albino Ferrari e Mauro Varotto. 

_La montagna, con altri occhi._ Ridisegnare le terre alte è un «catalogo del sapere montanaro» composto da diciotto tappe tematiche – dai rifugi ai ghiacciai, dalle foreste all’alpicoltura, fino alla voce finale: Cura. Ogni voce è un quadro autonomo che si intreccia con le altre, in un percorso fluido e interdisciplinare che invita a osservare la montagna non come uno sfondo immobile, ma come un universo fisico e mentale in trasformazione. Curato da Marco Albino Ferrari e Mauro Varotto, è il primo volume della collana L’AltraMontagna di People Editore.

Marco Albino Ferrari è una delle voci piú autorevoli della cultura di montagna. Negli anni Novanta ha diretto la rivista «Alp». Nel 2002 ha ideato e diretto poi per anni «Meridiani Montagne». È stato direttore editoriale e responsabile del settore Cultura del Club alpino italiano. Ha collaborato con «La Stampa» e altre testate. Ha esordito nel 1996 con Frêney 1961, piú volte ripubblicato (oggi da Ponte alle Grazie). Mia sconosciuta (Ponte alle Grazie nel 2020), candidato al Premio Strega, ha vinto il Premio Itas. Ha curato mostre, allestimenti museali e collane di libri. Gira l'Italia con alcuni monologhi teatrali. Con Einaudi ha pubblicato _In viaggio sulle Alpi_ (2009), _Assalto alle Alpi _(2023) e _La montagna che vogliamo. Un manifesto_ (2025), e curato l'antologia _Racconti di pareti e scalatori_ (2011).

L'incontro si terrà sabato 13 settembre alle ore 18:00 presso Villa Pisani, Monselice. 

Villa Pisani sorge nel centro storico di Monselice, lungo il canale Bisatto, un'arteria fluviale che congiungeva Padova con Montagnana. L'edificio venne eretto attorno al 1556 da Francesco Pisani di Zuanne (1514-1567) nobile patrizio veneziano come piccola dimora per agevolare i suoi viaggi da e per Montagnana, luogo di residenza della famiglia dove venivano amministrate le ingenti proprietà terriere. La Villa ha una pianta rettangolare tripartita alla veneta e le pareti esterne sono semplici e lineari con aperture rettangolari. Sopra l’architrave si erge il timpano triangolare dentro al quale due allegorie della Fama alata sostengono lo stemma araldico dei Pisani. La decorazione ad affresco è attribuibile alla cerchia dei pittori attorno a Palladio. Gli schemi decorativi ricalcano quelli presenti nella grande villa palladiana Barbaro a Maser, affrescata da Paolo Veronese.
Villa Pisani, riviera G. B. Belzoni 22, Monselice PD.

Villa Pisani

La montagna, con gli altri occhi - Marco Albino Ferrari

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Incontro con **Martina Micciché** e **Donatella Gasparro**. Modera Irene Valandro.

«Ecologie intersezionali» è un dialogo attorno ai nessi tra crisi ecologica, diseguaglianze sistemiche e giustizia sociale. A partire dai percorsi di ricerca e attivismo di Martina Miccichè, autrice di _Femminismo di periferia_ (Sonda, 2024) e _Realismo Patriarcale_ (Meltemi, 2025), e Donatella Gasparro, ricercatrice in Sociologia e Ecologia Politica presso la Scuola Normale Superiore, l’incontro affronta l’ecofemminismo come pratica politica che intreccia cura, resistenza e trasformazione, riconoscendo l’interconnessione tra le oppressioni e promuovendo visioni radicali e inclusive di cambiamento. 
Evento organizzato in collaborazione con **APS La Vespa**.

Martina Micciché è scienziata politica, scrittrice e fotoreporter. Si occupa di diseguaglianze, crisi climatica e umanitarie con un approccio intersezionale e antispecista. Tiene conferenze in tutta Italia promuovendo un cambiamento radicale e inclusivo.

Donatella Gasparro è dottoranda in Sociologia e Scienze Politiche presso la Scuola Normale Superiore. Collabora con l’Istituto di Scienze Ambientali dell’Università Autonoma di Barcellona nel progetto _REAL – A Post-Growth Deal_. I suoi interessi includono ecologia politica, ecofemminismo materialista, decrescita e giustizia ambientale, con ricerche sul territorio e pratiche di sussistenza nel Sud Italia.

L'incontro si terrà martedì 9 settembre, alle ore 20:00 presso il Parco ex INPS “Pietro D'Abano” di Battaglia Terme. In caso di pioggia l'evento sarà spostato presso la sala comunale di Battaglia Terme.

Talk with **Martina Micciché** and** Donatella Gasparro**. Moderated by Irene Valandro.

«Intersectional Ecologies» is a dialogue exploring the connections between ecological crisis, systemic inequalities, and social justice. Drawing on the research and activism of Martina Micciché, author of Femminismo di periferia (Sonda, 2024) and Realismo Patriarcale (Meltemi, 2025), and Donatella Gasparro, researcher in Sociology and Political Ecology at the Scuola Normale Superiore, the talk examines ecofeminism as a political practice rooted in care, resistance, and transformation, acknowledging the interconnectedness of oppressions and promoting radical, inclusive visions for change. Event organized in collaboration with APS La Vespa.

Martina Micciché is a political scientist, writer, and photojournalist. Her work focuses on inequalities, climate and humanitarian crises through an intersectional and antispeciesist lens. She lectures across Italy advocating for radical and inclusive change.

Donatella Gasparro is a PhD candidate in Sociology and Political Science at the Scuola Normale Superiore. She collaborates with the Institute of Environmental Sciences at the Autonomous University of Barcelona on the R_EAL – A Post-Growth Deal_ project. Her research focuses on political ecology, materialist ecofeminism, degrowth, and environmental justice, studying rural subsistence practices in Southern Italy.

The meeting will be held on Tuesday, September 9th at 8:00 PM at the former INPS Park “Pietro D'Abano” in Battaglia Terme. In case of rain, the event will be moved to the municipal hall of Battaglia Terme.



Intersectional Ecologies - Martina Miccichè e Donatella Gasparro

Fiore all’occhiello dello Stabilimento termale “Pietro d’Abano” ex Inps, attualmente di proprietà della Regione Veneto, fu realizzato nel 1936. Il parco era famoso per il giardino all'italiana impreziosito da pompeiane e fontane, alcune alimentate da acqua termale, e dagli ampi viali ombreggiati da magnolie e tigli accompagnati da prati e macchie di frassini, conifere e pioppi. Con la chiusura nel ’91 di alcuni degli stabilimenti termali INPS, ha vissuto un lungo periodo di abbandono e degrado. Il Parco è stato poi completamente recuperato dagli operai forestali dell'Ente Parco Colli Euganei, grazie a fondi regionali, ed è oggi visitabile e aperto al pubblico.

Parco ex INPS "Pietro D'Abano"

Ecologie intersezionali - Martina Micciché e Donatella Gasparro

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Presentazione del libro _Cose belle dal mondo per non pensare che va tutto male_ (Rizzoli, 2024) con la coautrice Camilla Soldati (Lifegate). Modera Marco Milan.

Di notizie positive oggi abbiamo bisogno come dell’ossigeno. _Cose belle dal mondo per non pensare che tutto va male_ nasce proprio da questa esigenza, da una gentile ribellione al flusso di informazioni negative che ci assale da anni. Il libro raccoglie 250 storie meravigliose su ambiente, diritti e innovazione, ispirate dalla rubrica Instagram di LifeGate. Non si tratta di guardare il mondo con le lenti rosa, ma di prestare attenzione a ciò che fa rilassare e reagire, per provare a migliorarlo. È un invito a scoprire le cose belle spesso nascoste intorno a noi, per chi è ottimista e per chi è pessimista, perché il cambiamento positivo sta già accadendo e possiamo farne parte.

**Camilla Soldati** è coordinatrice della redazione di LifeGate, per cui scrive di conservazione, diritti umani e ambientali, per amplificare le voci di chi fa la differenza per il nostro Pianeta e raccontare storie che possono ispirare un cambiamento positivo.

L'incontro si terrà domenica 7 settembre alle ore 18:30 presso il Teatro dei Filodrammatici di Este. 

Il Teatro dei Filodrammatici è stato inaugurato nel 1978 ma nasce sui ruderi dell’ex oratorio dello Spirito Santo, realizzato probabilmente già a fine del 1600. La sala è gestita con regolari stagioni di prosa dall'autunno alla primavera. Vi sono state ospiti numerosissime compagnie; una vetrina pressoché completa dell'attività amatoriale (e talora anche professionale) del Triveneto, con un repertorio amplissimo, che privilegia soprattutto il teatro veneto. Parallelamente all'attività di spettacolo, il teatro di Calle della Musica svolge altre funzioni complementari: ospita ad esempio concerti, proiezioni, conferenze, presentazioni di libri ed altre iniziative sociali e culturali. In una posizione tra le più caratteristiche del centro, con il suo aspetto intimo ed accogliente (anche a seguito di un recente restauro), si può ben dire che il Teatro dei Filodrammatici ha assunto il ruolo di "salotto pubblico" della città. 
Teatro dei Filodrammatici, Via Calle della Musica, 13, 35042 Este PD.

Teatro dei Filodrammatici

Cose belle dal mondo per non pensare che tutto va male - Camilla Soldati

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Presentazione del libro _Alpinismo e resistenza_ (Ediciclo, 2025) con l’autore Sergio Giuntini. Modera Marco Milan.

A ottant’anni dalla Liberazione, _Alpinismo e Resistenza_ esplora il legame tra alpinismo e lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Il libro raccoglie le storie di sedici figure straordinarie, da Primo Levi a Cesare Maestri, da Riccardo Cassin a Luigi Meneghello, che hanno trasformato la passione per le vette in una risorsa nella lotta di liberazione. Le loro competenze alpinistiche divennero risorse nella strategia di lotta, rendendo le montagne non solo rifugio, ma anche laboratorio della Resistenza.

**Sergio Giuntini** vive a Milano. Presidente della Società Italiana di Storia dello Sport (SISS), è autore di saggi sportivi. Tra i più recenti: _Biciclette partigiane_ (Bolis Edizioni, 2022); _Lo sport imbroglione_ (Ediciclo, 2022); _Storia dello sport ebraico in Italia e in Europa_ (Aracne, 2023); con Erminio Fonzo _Senza ostacoli. Storia dello sport paralimpico in Italia _(Lab DFG, 2024).

L'incontro si terrà venerdì 5 settembre alle ore 19:00 presso il Teatro dei Filodrammatici di Este. 

Alpinismo e resistenza - Sergio Giuntini

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Presentazione del libro _Il primo libro di geografia_ (Einaudi, 2025) con l’autore **Mauro Varotto**. Modera Marco Milan.

Il libro affronta la crescente ignoranza geografica e l'indifferenza al "dove", fenomeni che caratterizzano ampi settori della società contemporanea. Eppure la geografia è ovunque: nei cibi che consumiamo, nei paesaggi del quotidiano, nella geolocalizzazione involontaria di ogni nostro spostamento, nei cambiamenti climatici e nelle complicate rotte dei migranti. Con questo saggio, Varotto sottolinea l'importanza di recuperare la natura relazionale del nostro rapporto con lo spazio, fondamentale per rispondere alle sfide di un mondo sempre più interconnesso e frammentato.

Mauro Varotto (1970) è professore ordinario di Geografia e Geografia culturale all'Università di Padova. Ha coordinato e diretto il primo Museo universitario di Geografia in Italia, inaugurato a Padova 2019. Presso Einaudi ha pubblicato Montagne di mezzo. _Una nuova geografia_ (2020) e _Il primo libro di geografia_ (2025).
Con Telmo Pievani ha pubblicato _Viaggio nell'Italia dell'Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro_ (Aboca, 2021) e _Il giro del mondo nell'Antropocene. Una mappa dell'umanità del futuro_ (Cortina, 2022).

L'incontro si terrà giovedì 4 settembre presso Villa Beatrice d'Este, a Baone, alle ore18:00.

Villa Beatrice d'Este sorge sul Monte Gemola, al centro delle colline euganee, sui resti di un antico monastero benedettino. Da qui è possibile godere di uno spettacolare panorama sui monti circostanti e sulla pianura, fino ai vicini Colli Berici e alle più lontane Prealpi.

Villa Beatrice d'Este

Il primo libro di geografia - Mauro Varotto

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Presentazione libro La cucina italiana non esiste. Bugie e falsi miti sui prodotti e i piatti cosiddetti tipici (Mondadori, 2024) con l’autore Alberto Grandi. Modera Marco Milan. Alberto Grandi smaschera miti e leggende sulla cucina italiana, e non solo. Analizzando, scaffale per scaffale di un ipotetico supermercato, la storia degli alimenti e dei piatti tipici, scopriamo che la narrazione della tradizione è spesso l'ingrediente contemporaneo che rende i nostri piatti ancora più gustosi. Qual è la vera storia della pasta? Che ruolo ha il cibo nella storia dell'uomo? Il libro è stato scritto con Daniele Soffiati, suo sodale nel celeberrimo podcast DOI - Denominazione di Origine Inventata.

La cucina italiana non esiste – Alberto Grandi

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Presentazione del libro Il giro del mondo nell'Antropocene – Una mappa dell'umanità del futuro (Raffaello Cortina Editore, 2022) con gli autori Telmo Pievani e Mauro Varotto. Modera Marco Milan.
Nel 2872, 1000 anni dopo il Il giro del mondo in 80 giorni, un paleoantropologo ripercorre l’itinerario di Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne. Su jet a idrogeno il viaggio ripercorre le traiettorie dell'espansione umana sulla Terra, con mappe dettagliate delle aree continentali attraversate e schede di approfondimento scientifico sull'Antropocene contemporaneo. Un viaggio nel futuro, per cambiare la rotta del presente.
In caso di pioggia l'incontro si svolgerà presso il Museo dei Colli, Via Fabio Filzi, 4 Galzignano Terme (PD).&nbsp;

Il giro del mondo nell'Antropocene – Telmo Pievani & Mauro Varotto

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Presentazione del libro Sottocorteccia. Un viaggio tra i boschi che cambiano (People, 2024) con gli autori Pietro Lacasella e Luigi Torreggiani. Modera Marco Milan. 
Dopo la tempesta Vaia, è considerato il flagello dei boschi di abete, ma la sua diffusione ha molto da insegnarci sulla gestione forestale del futuro. In questo libro-diario di Pietro Lacasella e Luigi Torreggiani, protagonista è il bostrico. Capiamo, viaggiando con loro per le Alpi, perché la sua presenza da endemica è diventata epidemica. &nbsp;

Sottocorteccia – Pietro Lacasella & Luigi Torreggiani

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Talk con Elisabetta Tola e Sara Segantin. Modera Gioia Lovison.
Molte sono le donne, di ieri e di oggi, che hanno lottato e lottano per un mondo più verde e più giusto. Parliamo di loro con Elisabetta Tola, voce di Radio3 Scienza a RAI Radio3, autrice del podcast She, Green (Chora Media, Il Bo Live, 2024) e Sara Segantin, scrittrice (ultima pubblicazione Il cane d’oro, Rizzoli, 2023), attivista (co- fondatrice di Fridays for Future Italia e promotrice del progetto Diritto a resistere), comunicatrice scientifica con Geo - Rai3.&nbsp;

She, green – Elisabetta Tola & Sara Segantin

L’attuale castello di Este è stato costruito negli anni 1339-1340, per iniziativa del signore di Padova Ubertino da Carrara. Con un perimetro di mura lungo circa 1000 m, difeso da ben 14 torri di linea (ora ridotte a 12) e adagiato alle pendici del monte Murale, questo fortilizio ha di fatto soppiantato il primo castello, quello dei marchesi d’Este, sorto sull’area collinare fin dal XI secolo e gravemente danneggiato dalle guerre del ‘200 e del ‘300. Nel XIV secolo, dopo aver inglobato l’area pianeggiante a sud e a est del nucleo originario, il castello carrarese ospita al suo interno alloggiamenti di truppe, armerie, stalle, forse anche abitazioni, rimanendo separato dal borgo di Este tramite il canale Sirone che scorreva lungo l’attuale via G. Negri. Il castello, con le sue due torri “maistre”, quella sommitale e quella della Porta del Soccorso (che si apre verso Baone), è rimasto intatto per oltre due secoli, fino a quando, nella seconda metà del ‘500, viene acquistato dalla potente famiglia veneziana dei Mocenigo. L’area interna, invece, priva ormai di qualunque utilizzo militare, già dopo la conquista veneziana di inizio ‘400 inizia a subire dei cambiamenti d’uso, con la piantumazione di frutteti, la coltivazione di parte della terra e perfino la costruzione di casette per ospitare i “fittavoli”. Tra Sei e Settecento, sotto la proprietà dei Mocenigo, viene realizzato un vasto giardino, esteso fino alle propaggini della collina, ai lati di una scenografica scalinata. A questo periodo risalgono le sculture ancora oggi visibili verso il lato meridionale del castello. Un devastante incendio nel 1785 provoca la distruzione dell’ala est del palazzo veneziano; nella prima metà del XIX secolo l’intero complesso viene acquistato dalla famiglia Trieste, per poi passare ai fratelli Da Zara, che nel 1887 lo cederanno al Comune. Divenuto di proprietà pubblica, il monumento cambia nuovamente la destinazione d’uso: l’ala superstite del Palazzo Mocenigo viene scelta come prestigiosa sede del museo archeologico cittadino (poi divenuto museo nazionale), mentre l’area nord-orientale del castello carrarese viene destinata a Foro Boario, cioè luogo per il mercato del bestiame. Il parco settecentesco subisce una radicale trasformazione negli anni 1914-’15, quando si decide di risitemare l’area verde, già utilizzata come giardino pubblico. I lavori comportano la demolizione della ripida scalinata veneziana e la creazione di terrazzamenti digradanti. Prendono così forma i giardini all’italiana come oggi li conosciamo, con viali ordinati e aiuole geometriche, che conservano diverse piante secolari. Le più notevoli sono il glicine monumentale (che sovrasta la porta secondaria nel lato sud delle mura) e alcuni esemplari di cedri del Libano e dell’Himalaya.&nbsp;
Giardini di Este, via Guido Negri, 35042 Este PD, Italia.
in caso di pioggia: Teatro dei Filodrammatici, Via Calle della Musica 13, Este (PD).

Giardini di Este

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Presentazione del libro Lo sguardo sui Colli. Fotografie, mappe e paesaggi euganei di ieri e di oggi (ed. Museo di Geografia, 2024) con gli autori Chiara Gallanti e Giovanni Donadelli. Modera Marco Milan.&nbsp;&nbsp;
I Colli Euganei sono da sempre un punto di riferimento per i geografi e le geografe dell’Università di Padova. Questo volume esplora mappe, plastici, fotografie ed escursioni didattiche attraverso le testimonianze degli studiosi. La seconda parte è dedicata a tredici fotografie dei Colli scattate negli anni Venti dal geografo Bruno Castiglioni, che sono state oggetto di una minuziosa operazione di rephotography e di un'attenta analisi condotta dall'occhio esperto di Toni Mazzetti. 
Chiara Gallanti Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova. Ha dedicato il suo dottorato di ricerca allo studio del patrimonio del Museo di Geografia dell’Università di Padova, partecipando all’elaborazione del suo progetto scientifico. I suoi temi di ricerca riguardano la storia della geografia e dei patrimoni geografici.
Giovanni Donadelli Dottore di ricerca in Geografia e curatore del Museo di Geografia dell’Università di Padova. Già maestro di scuola primaria e formatore, si occupa di educazione geografica e divulgazione scientifica. Dal 2014 è consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia.

Lo sguardo sui Colli. Fotografie, mappe e paesaggi euganei di ieri e di oggi

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Talk con Alberto Lanzavecchia, un rappresentante di Operazione Colomba e Sofia Vanzan dell'associazione La Vespa. Modera Giovanni Benini.&nbsp;
Preoccupandoci di chi sta perdendo sempre più il diritto alla terra, chiediamo ad Alberto Lanzavecchia, coordinatore del corso di dottorato in Diritti Umani, Società e Governance Multilivello dell'Università di Padova, a un rappresentante di Operazione Colomba, corpo nonviolento di pace attivo nei territori occupati e a Sofia Vanzan dell'associazione La Vespa, un aggiornamento sulla questione israelo-palestinese: quali speranze di pace? Quali prospettive per il popolo palestinese?

«Terra!» E chi non l'ha?

&nbsp;Cinema Corallo, via S. Luigi 18, Monselice.&nbsp;&nbsp;

Cinema Corallo

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